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Il Mahanada Quartet, composto da tre messinesi (Troja, Coglitore e Nicita, e un calabrese, Mazzù), nasce nel dicembre 2002 e, alla sua prima apparizione in pubblico, vince la selezione ufficiale per rappresentare l'Italia alla “XI Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo- svoltasi ad Atene nel giugno 2003.Da allora frequenta con disinvoltura sia le rassegne di musica jazz che quelle di musica contemporanea e di musica etnica. Infatti, la sua caratteristica, pur possedendo un background di matrice jazzistica, è quella di non nutrire alcun pregiudizio musicale o artistico, fino a confrontarsi con altri artisti e linguaggi: sia in ambito musicale, ad esempio con il trombettista Giovanni Falzone (Best Italian Talent, Musica Jazz 2004), o Marco Panascia (contrabbassista siciliano assai attivo nell'area newyorkese), ma anche videomakers (Giulio De Leo); scrittori (Clare Azzopardi e Rosy Marino); registi teatrali (Giovanni Boncoddo, Tino Caspanello); arrivando a comporre ed eseguire in scena le musiche per il progetto multimediale -Orione Antonello Morgana-, diretto da Giovanni Boncoddo, con David Coco, commissionato dall'Università di Messina.

L'ensemble ha collaborato, con il coro lituano Auksodis in un progetto originale di interazione su antiche musiche popolari del Baltico, commissionato dalla Faculty of Arts dell'Università di Klaipeda (Lituania).Nel 2004 ha pubblicato il cd [uno] per la Ethnoworld e, nel dicembre 2005, il cd “Taranta's Circles- per la Splasc(H) Records, viaggio immaginario nella musica popolare del meridione d'Italia, i cui brani tradizionali inseriti nel disco coprono un arco di tempo che va dal 1700 ad oggi citando, in chiave evocativa, l'omaggio iniziale a S. Paolo protettore e la tipica taranta dei tarantolati e un arrangiamento in chiave minimale della nota tarantella “ballati ballati-, proposti a contatto con il jazz e la musica contemporanea. Quell'album è stato inserito nella “Top Ten- dei migliori dischi del 2006 dalla prestigiosa rivista specializzata americana “Cadence- ed è stato considerato “Fra i migliori CD del 2006- dal jazz magazine “All About Jazz-. In particolare il progetto e' stato inserito nel calendario degli eventi 2006 della Casa Italiana Zerilli - Marimò della New York University e in alcuni palcoscenici “di culto- della scena downtown newyorkese riscuotendo grande successo.  

Con l'occasione il gruppo ha potuto registrare presso gli “Uptime Studios-, alcuni brani per un nuovo progetto discografico, inedito e presentato il prossimo 30 Maggio, in anteprima, alla “Casa del Jazz-.Il nuovo CD, edito ancora dalla Splasc(H), nella sua collana di rango “World Series-, raccoglie tutte le dialettiche di un confronto atemporale tra le culture musicali arcaiche e il jazz contemporaneo di improvvisazione. Il CD infatti è titolato “MANNAHATTA-, antico nome tribale dell'isola, cuore e simbolo di New York, città in cui il gruppo ha registrato l'intero lavoro e a cui accosta le più futuristiche sonorità urbane. Un gioco a doppio confronto di ricerca musicale tra due isole, in una visione molto europea del rapporto. Il 30 maggio 2008 il disco è stato presentato alla Casa del Jazz di Roma. 

Dipendentemente dal progetto musicale, Mahanada Quartet fa coesistere l'uso di strumenti tradizionali con quelli di tradizione europea e con strumenti dell'area mediterranea, senza temere anche sintetizzatori, loop stations e strumenti di alta tecnologia, variando la forma compositiva: da composizioni integralmente scritte fino all'uso dell'improvvisazione collettiva.

MAHANADA Quartett

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