Presentazione di Flavio Caprera. 

CONNECTION LINES, vuole essere l’incontro tra due musicisti di differente formazione culturale. Quello che lega Valerio Scrignoli e Carlo Nicita è una visione comune di ciò che è improvvisazione, emozione del momento, curiosità e ricerca che esplora l’ignoto per dargli un’identità. Entrambi sono dotati di sensibilità diverse: Nicita si porta dentro il calore, i colori e gli umori del mediterraneo, i sogni del tempo e le influenze della storia; Scrignoli crea un mondo con poche parole. Le sue frasi hanno soggetto e complemento, mentre la parte centrale - il verbo - diventa mutante, improvviso, umorale, sentimentale e nota dopo nota trasforma la propria fisionomia in qualcosa di diverso che prende una direzione insperata e sorprendente. Connection Lines è un progetto che accumuna particelle di tempo, mette assieme due diagrammi umani in sequenza elicoidale, sedimenti storici di esperienze vissute attraverso la musica. Un ventaglio di forme sonore che attraversano latitudini geografiche e musicali per incarnarsi in brani che sono il risultato di un dialogico incontro/scontro tra due musicisti. E’ in questa “dolce frizione” timbrico-melodica che i due affrontano quello che c’è dietro al mistero di un’invenzione di cui non si conosce la genesi ma di cui si può guidare lo sviluppo creativo. Il tessuto su cui tessere l’ordito è il jazz, è da lì che parte, filo dopo filo, la costruzione di un manto multiforme, cangiante nei colori del sud, vivido nell’espressività rock e naturale e istintivo nella radicalità rurale del folk. La connessione fisico-cerebrale tra Scrignoli e Nicita permette loro di suonare “no look”, come due partner che si conoscono da sempre e condividono la stessa idea di contemporaneità. E’ quest’ultima la matrice unificante che permette ai due di reinterpretare suoni e temi in chiave antistorica e di futura tradizione. 

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